Dicembre 2015. Cattive notizie per i giocatori e per tutti gli operatori che lavorano nel comparto delle apparecchiature da intrattenimento. Il governo italiano ha inserito nella nuova Finanziaria alcuni emendamenti che colpiscono nuovamente il comparto dei giochi d’azzardo legali, il settore più tartassato dal fisco da quando è stato deciso di autorizzare i giochi di scommessa in Italia.
La scusa è sempre la solita, ossia quella di difendere le persone più psicologicamente deboli dalle tentazioni del gioco e di ridurre la diffusione del gioco d’azzardo.
In realtà queste operazioni servono principalmente ad aumentare le entrate delle casse statali.
Quali sono le azioni previste dallo Stato nell’ultima Finanziaria
- Aumento del prelievo erariale dal 15 al 17,5% su tutte le apparecchiature con vincite in denaro. Questo significa che l’aumento delle tasse farà diminuire la percentuale di vincita del giocatore, che in gergo si chiama payout.
- Divieto di installare apparecchi aggiuntivi nei locali pubblici.
- Restrizione degli spot pubblicitari durante la fascia d’orario protetta, ossia dalle 7 del mattino fino alle 22 di sera. Con divieto di utilizzare disegni o personaggi che siano direttamente collegati ai minori o che possano indurre i potenziali giocatori a far crescere il proprio ego.
- Ammende particolarmente salate (dai 100mila fino a 500mila euro) ai titolari di attività che incrementano il gioco a distanza su apparecchiature tipo totem con collegamento a piattaforme o siti online.
Il giocatore d’azzardo è ancora una volta vittima del sistema che lo penalizza tassando la sua vincita (payout). Vincita che è sempre più una chimera. Sarebbe preoccupante se l’utente non si interroghi domandandosi dove il gioco vale la candela, speriamo solo che questa guerra contro il comparto dei giochi di intrattenimento non induca i giocatori a cercare qualcosa di diverso. Il pericolo oggettivo è tutte queste restrizioni possano incentivare il gioco d’azzardo illegale. Una piaga che il Bel Paese conosce bene.