Il conteggio delle carte è il metodo di gioco più efficace e vincente che un giocatore possa chiedere. Sistema temutissimo dalle Case da gioco di tutto il mondo, al punto tale che molti Casinò sono state stati costretti a correre ai ripari perchè questa tecnica di gioco non li rovinasse. Per esempio, nei Casinò americani è vietato applicare il conteggio delle carte, pena l'esclusione immediata dal Casinò e inserimento nella black list delle Case da gioco americane. Praticamente, se venite scoperti non potrete mai più entrare in un Casinò americano. In Italia e nel resto d'Europa c'è più clemenza. Difatti, il calcolo delle carte è ammesso senza problemi.
Nei Casino online legali italiani è possibile sfruttare questo sistema, ma solamente al blackjack classico e al blackjack live, in tutte le altre versioni è inapplicabile in quanto il mazzo viene rimescolato dopo ogni mano. Bisogna però aggiungere che, nei Casinò in internet, per rendere ila vita più difficile ai giocatori si gioca con almeno un mazzo in più. Anzi, nella maggior parte dei tavoli si gioca con 6 invece che con 4 come invece avviene nei tavoli da gioco tradizionali.
In alcuni casinò online stranieri, il gioco del blackjack online è stato addirittura tolto dai propri palinsesti o, in alcuni casi non vengono consegnati i bonus. Molti altri casinò online stranieri, hanno completamente vietato il blackjack a giocatori provenienti dalla Cina. Estromettendoli completamente dai giochi perchè sono state trovate vere e proprie organizzazioni di giocatori che applicavano questo metodo per vincere a Blackjack regolarmente.
L'inquisizione contro questo gioco d'azzardo da parte degli stessi fornitori è inziata dal momento in cui è stato trovato il metodo per batterlo. Non è un caso che tutti i casino online propongono infinite versioni del blackjack, il loro scopo è quello di confondere i giocatori allontanandoli dalla versione più vulnerabile, quella classica.
La storia del più grande metodo di gioco mai esistito
Matematico statunitense di Chicago, Edward Oakley Thorp è stato il primo ad ipotizzare che il blackjack, uno dei giochi più famosi da casinò, non fosse solo un gioco legato alla fortuna o alle grazie della dea bendata, ma potesse diventare una vera e propria prova di abilità personale. "Beat the Dealer", appunto Batti il Banco, o in questo caso il croupier, è il libro cult del giocatore di Blackjack, nel quale il dottor Thorp esprime tutte le sue convinzioni sul fatto che le vincite al blackjack possono essere programmabili con un calcolo matematico.
Allievo prediletto del professor Edward Thorp è Olivier Doria, un passato da studente di matematica e già da tempo impegnato nel cercare di comprendere i meccanismi vincenti per un altro gioco da casinò ancora più famoso, la roulette francese. Accade che nel 1987 Olivier Doria incontri in un caffè di Monte Carlo un gruppo di studenti del Mit per insegnare loro le tecniche di conteggio delle carte tanto decantate dal professor Thorp. E' l’inizio di una leggenda e della storia di giovani menti che riescono a sbancare i casinò e a racimolare grosse vincite. Soprattutto è la trama di 21, un film di qualche anno dopo (2008) in cui Kevin Spacey, nei panni del severo professor Rosa, guida tra i casinò del Nevada un gruppo di studenti (americani e asiatici) abili nel calcolo delle carte del blackjack.
Il conteggio delle carte al blackjack può avvenire seguendo numerose tecniche, dalle più semplici a quelle più avanzate di calcolo, ed è comunque certo che è necessario possedere una mente veramente sveglia per giustificare un simile modo di giocare. Ma è anche vero che a volte non è solo la capacità matematica o di calcolo a determinare maggiori probabilità di vincita al gioco. Stu Ungar, un giocatore professionista di poker, era considerato un genio nel gioco delle carte, ma la sua vera abilità era il possedere un’incredibile memoria fotografica. Nel 1977 Stu Ungar scommise 100.000 dollari con un proprietario di casinò a Las Vegas, affermando che sarebbe riuscito a ricordare mentalmente tutte le carte uscite da un sabot di blackjack composto da ben sei mazzi, e ad indovinare le ultime tre carte. Ungar vinse la scommessa dimostrando anche in questo caso che la vincita al gioco non è solo il semplice colpo di fortuna.