Ottobre 2012. L'assistenza alle ludopatie sembra essere uno degli obiettivi primari nell'agenda del governo-Monti. Le malattie da gioco preoccupano non poco il ministro della Salute Renato Balduzzi (nella foto), che ha spiegato come il governo intende affrontare il problema legato alla dipendenza dai giochi di scommessa in Italia.
Il quadro Italiano
Nell'articolo i nemici dei giochi d'azzardo avevamo espresso il nostro punto di vista sul decreto Balduzzi e sull'ultima crociata contro le aziende dei giochi d'azzardo. Un comparto che in Italia da lavoro ad oltre 100 mila persone e che porta nelle casse statali circa 4 miliardi di euro all'anno.
Dopo aver legalizzato i giochi a distanza per risanare i conti, improvvisamente il governo italiano si accorge del problema ludopatia in Italia. Dimenticandosi che i casinò sono sempre esistiti, così come le ricevitorie, le agenzie di scommessa e le lotterie.
Oggi, più di prima, si sono aggiunte le videolottery ed i casinò online. Le Vlt sono massicciamente presenti sul territorio ed hanno portato via una fetta consistente di clienti dai vecchi Casinò e tradizionali ricevitorie. I casino online legali per l'Italia rappresentano una minima fetta di questo mercato, ma potenzialmente rappresentano il futuro di questo settore. Quest'ultimi hanno investito cifre astronomiche per ottenere la licenza per operare in Italia e, fino ad ora, sono quelli che più penalizzati dalle restrizioni burocratiche del nostro Paese. Per esempio non hanno ancora ottenuto il permesso di introdurre le video slot, vero gioco di punta per queste aziende che operano nel web. Gioco che era stato promesso e, che per infinite ragioni, stato regolarmente posticipato. Non solo, bisogna ricordare che queste aziende pagano una tassa decisamente "importante" al monopolio italiano per operare al 40%.
Ticket e Lea (livelli essenziali di assistenza)
Oggi, finalmente, possiamo dire che tutte le imposte che pagano le società che operano in questo comparto servono veramente a qualcosa. Difatti, il Servizio sanitario nazionale, per aiutare i cittadini vittime di ludopatia, rilascerà gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), delle prestazioni di servizi. Le risorse per aiutare queste persone andranno reperite direttamente dai soldi che lo Stato incassa da questo comparto. Questo è previsto nell'emendamento approvato dalla commissione Affari sociali nel decreto legge sanità.
Sarà costituito un apposito fondo attingendo agli introiti provenienti dai giochi a distanza, al fine di formare una copertura finanziaria ai Lea per tutelare i pazienti.