L’Austria monopolizza i giochi online dando il ben servito a tutte le società straniere che operano nelle scommesse a distanza.
Dal 19 ottobre 2016 tutti i concessionari stranieri cesseranno di offrire i loro servizi ai clienti austriaci.
L’attuale legge sul gioco in Austria a messo a spalle al muro gli operatori stranieri, considerandoli tutti illegali. Alla base di questa decisione regna una cervellotica situazione giuridica.
Il governo austriaco si è schierato contro i giochi d’azzardo online? Se così fosse dovrebbero essere banditi dal territorio tutte le case da gioco e i casino online. In realtà, le autorità hanno deciso di accaparrarsi l’intero mercato obbligando le società straniere a smettere di operare nello spazio-web austriaco.
Per capire meglio questa decisione bisogna sapere che in Austria, un terzo delle azioni dell’importante società Casinos Austria Group, appartiene allo Stato. Da qui la decisione di monopolizzare i giochi online!
Tutti sanno il grande giro d’affari che ruota attorno al settore dei giochi a distanza. Dato che anche l'Austria, come tutto il resto d'Europa, sta pagando a caro prezzo la grande crisi economica iniziata nel 2008, ha indotto il Tesoro a monopolizzare l’intero comparto.
L’ultima inquisizione contro il gioco d’azzado (De Aleatoribus) è solamente per proteggere i giocatori più deboli?!
Le autorità austriache dichiarano che la scelta di monopolizzare i giochi a distanza avviene principalmente per tutelare i giocatori austriaci. Da qui il divieto di pubblicizzare agenzie di scommesse, casino e qualsiasi altro gioco di scommessa online sui siti web austriaci.
La controffensiva dei colossi dei giochi online
Seconda la Corte di Giustizia Europea le autorità austriache non possono obbligare i provider stranieri, autorizzati dall’Unione Europea, a chiudere i battenti nel territorio virtuale austriaco. Per questa ragione alcune società di gaming online hanno fatto ricorso.
Una famosa società di giochi a distanza con sede a Cipro ha dichiarato guerra al Tesoro minacciandolo di non pagare al governo austriaco l’ultima rata dell’imposta, che in Austria è pari al 40% delle entrate del gioco.